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66 Festival di Cannes - Giorno 3 - Miele di Valeria Golino

17/05/2013 | News |
66 Festival di Cannes - Giorno 3 - Miele di Valeria Golino

Prima italiana che fa capolino sulla Croisette: Valeria Golino con il suo Miele si presenta nella selezione di Un certain regard.
La pellicola che racconta di questi "angeli della morte" pronti ad intervenire in maniera, non del tutto legale, con dei barbiturici di uso veterinario per praticare l'eutanasia a pazienti terminali, farà sicuramente molto discutere in questo Festival.
Secondo il delegato di Rai Cinema Paolo del Brocco la pellicola non avrà alcun problema nel trovare degli acquirenti stranieri raccontando una storia universale e con una regia dal tocco internazionale ben curata e per niente banale.
Miele è un'opera prima che non sembra tale per la sicurezza con cui la Golino dirige e parla di un tema, come quello dell'eutanasia (parola utilizzata una volta solo nell'intera pellicola), in maniera delicata senza cadere nella pietà.
Per Valeria Golino non è sicuramente la prima volta a Cannes, come attrice è stata presente per ben sei volte, ma non si può nascondere l'emozione di presentare in una vetrina così importante il suo debutto alla regia.
La regista ha raccontato che l'idea per la pellicola le è venuta tre anni fa quando ha letto il libro di Mauro Covacich "Vi Perdono" e che poi ha insistito fortemente con il proprio location manager per avere quela casa sul mare che vediamo nella pellicola. Ha scoperto solo successivamente che quella è stata proprio la dimora dell'autore Covacich mentre scriveva la sua opera.
Valeria Golino ha ammesso di essere stata influenzata dal punto di vista registico sia da registi storici come Friedrich W. Murnau, Federico Fellini, PierPaolo Pasolini e Francois Truffaut, che da quelli contemporanei come Martin Scorsese, Gus Van Sant, Paul Thomas Anderson e Jane Campion.
Vedremo prossimamente la regista rivestire di nuovo i panni di attrice con Come il vento di Marco Puccioni e nel nuovo film di Paolo Virzì Il Capitale Umano.

TRAILER

ACCOGLIENZA DELLA CRITICA
La critica estera è rimasta positivamente colpita dal debutto della Golino. L'Hollywood Reporter definisce la sua regia matura e intelligentemente neutrale nel dibattito "eutanasia sì, eutanasia no", concentrando la sua attenzione più sulla psicologia del personaggio che sulla narrazione globale.
Promossi dalla critica anche i due protagonista Jasmine Trinca e Carlo Cecchi.
Lo Screendaily nella figura di Lee Marshall critica il fatto che il film sia troppo concentrato sul personaggio di Miele perdendo di vista il vero tema del film, concentrandosi sulla vita di una disadattata che cerca di farsi strada nella sua generazione. Secondo sempre Marshall, Miele è diviso in due parti: in uno c'è il dramma dell'eutanasia, nell'altra il racconto di una donna lontana dall'ideale di ragazza, cito testualmente, "bunga bunga" italiana.
 La regia della Golino fa comunque, secondo il critico, sperare molto bene per i lavori futuri.

Sara Prian

 


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